La soluzione tedesca può essere presa in considerazione anche nell’ottica di una scelta di vita di coppia. Proprio mentre “Germitalia”, dopo aver inserito altri tecnici di radiologia ed infermieri in importanti strutture sanitarie tedesche (ragazzi attesi a Stoccarda il prossimo 10 luglio per il primo corso di lingua), apre ancora le porte ad ultime candidature di infermieri che volessero partire per la Germania attraverso il cosiddetto “progetto pilota” (partenza con la garanzia di una sistemazione lavorativa una volta sul posto), i freschi dati diffusi grazie ad una indagine Eurostat confermano che attualmente in Germania possono trovare piuttosto agevolmente un’occupazione – e ben remunerata – anche i partner dei professionisti italiani in campo sanitario che partono per un lavoro stabile. In Germania, dove il tasso di disoccupazione è sceso ai minimi storici, lo stipendio minimo mensile lordo è di ben 1.557 euro, secondo in Europa solo a quelli di Belgio, Paesi Bassi, Irlanda e Lussemburgo (primo in graduatoria con la media di 2.071,10 euro). Per guardare a nazioni europee più vicine alla nostra, in Spagna il valore minimo si attesta sui 1.050 euro; in Portogallo sui 700; in Gran Bretagna sui 1.453, 28; in Francia sui 1.521,22. Maglia nera, invece, per la Bulgaria (poco più di 286 euro). Il minimo tedesco è di gran lunga superiore anche al valore degli Stati Uniti d’America (1.098 euro). La ricerca ha preso in considerazione i 22 paesi su 28 membri dell’Unione Europea che dispongono di un salario minimo nazionale (fanno eccezione Italia, Danimarca, Austria, Cipro, Finlandia e Svezia). Ad ogni modo, i numeri evidenziano quanto possa essere utopico il disegno di un salario minimo europeo per la diversità delle realtà interne.
Le statistiche sugli stipendi minimi pubblicate da Eurostat (valori a dicembre 2017) si riferiscono alle retribuzioni minime nazionali (che di norma si applicano a tutti i lavoratori dipendenti), fissate per legge previa consultazione delle parti sociali o direttamente in forza di un accordo intersettoriale nazionale.

Nello Giannantonio